Le bellezze racchiuse tra Ragusa e Ragusa Ibla non si concludono esclusivamente nelle loro meravigliose architetture barocche. Sarebbe riduttivo pensare che la città non goda di un fascino dovuto anche alle sue tantissime particolarità che, seppur piccole, la rendono originale e diversa dalle altre cittadine siciliane.
I ponti di Ragusa, ne sono il grande e lampante esempio.
A partire da Ponte Vecchio, che nel 1843 permise di superare l’ostacolo della vallata che divide la città, quella di Santa Domenica. Il ponte che viene chiamato anche dei Cappuccini, è in stile romano e fu voluto da Gianbattista Occhipinti Scopetta che lo fece costruire come collegamento tra centro abitato e convento di San Francesco.
Ma non si tratta dell’unico ponte importante che si trova nella città. A fare da sfondo al Ponte vecchio, infatti, vi è anche il Ponte Nuovo che nel 1937 venne chiamato Ponte del Littorio o Ponte nuovo o, ancora, anche Ponte di Via Roma.
Oltre 40 metri la sua altezza nel punto più alto, 132 metri di lunghezza e largo dieci, è formato da quattro diversi pilastri ricoperti di calcare duro.
Con le sue quattro arcate, ricorda vagamente anche il terzo ed ultimo ponte della città, il Ponte Papa Giovanni XXIII, che veniva chiamato anche Ponte San Vito e che è costituito da un’unica campata che unisce due quartieri: quello dei Cappuccini e quello del Carmine.