Il caffè sospeso, in napoletano ‘O cafè suspiso, un tempo era un’usanza viva nella tradizione sociale napoletana. Questa tradizione fu istituita dagli avventori dei bar di Napoli che donavano una tazzina di caffè espresso a degli sconosciuti.
Vediamo bene il funzionamento di quest’usanza.
Quando un cliente si trova ad ordinare un caffè sospeso ne prende uno e ne paga due. In questo modo quando entrava al bar una persona bisognosa e chiedeva se c’era un caffè sospeso, in caso affermativo, riceveva una tazzina di caffè offerta dal cliente che prima aveva pagato un caffè sospeso.
Quest’usanza è stata rispettata per diversi anni, fin quando ha riscontrato un declino. Secondo lo scrittore Pazzaglia le origini della tradizione derivano da gruppi di amici che si incontravano al bar, che al momento di pagare i caffè creavano dispute per chi dovesse farlo. È proprio in questo momento che il barista si trovava ad avere crediti che venivano utilizzati per offrire caffè a chi chiedeva il caffè sospeso.
Questa tradizione faceva parte di un repertorio di gesti solidali e coesivi dei napoletani.
Con gli anni si è persa questa abitudine così che nel 2011 è stata istituita la “Giornata del Caffè Sospeso”, al quale sono seguite altre azioni a scopo benefico basate proprio su questa tradizione.